19/02/17

DESIGN..

500 Shades of GREY..



..il riferimento all'affascinante Mr. Grey è scontato, mentre il fatto che il nostro occhio percepisce più di 500 sfumature di GRIGIO, è meno noto. Definirlo colore GRIGIO è riduttivo a questo punto, poichè parliamo di una vera e propria scala di toni, che vira dal nero al bianco. A seconda delle gradazioni scelte e degli elementi che lo abitano, l'atmosfera
si può coniugare da fredda e sofisticata, a intima ed accogliente. Nell'ambito della moda, si dice che aiuta a rimanere anonime le personalità insicure, piuttosto che al contrario, faccia esprimere un certo rigore e sicurezza interiore. Decisamente lunatico, intellettuale, senza dubbio elegante, versatile nell'interpretare di volta in volta, ruoli maschili o femminili, declinarsi in sfumature decise o delicate. Tuttavia il GRIGIO, si accontenta di non rivestire il ruolo di protagonista. Una base neutra perfetta, capace di esaltare con eleganza, altri oggetti e finiture, creando suggestivi schemi cromatici, che sprigionino tensione o armonia. Nell'ambito dell'interior design, è considerata la palette di colori più stimolante ma anche la più complicata da utilizzare, perchè può assumere tonalità, del tutto inaspettate. La sfumatura di pittura che in fotografia fa innamorare, apparirà differente una volta aperto il barattolo, e ulteriormente diversa, una volta applicata sulla parete di casa. Infatti la scelta della tonalità ideale, deve assecondare molteplici fattori. Dal punto di vista della resa estetica, è necessario analizzare l'esposizione del locale, l'ora del giorno in cui viene utilizzato, l'emisfero in cui ci si trova, il tipo di illuminazione naturale e artificiale presente, e solo in ultima istanza, il gusto personale. Va precisato, che andrebbero tenute in considerazione anche la funzione effettiva della stanza, (non si dovrebbero utilizzare gradazioni fredde negli ambienti atti alla creatività, al riposo notturno e adibiti ai bambini), e naturalmente il temperamento personale. Un'eventuale inclinazione alla depressione o alla meteoropatia possono essere decisive, se le atmosfere alla Bergman o un cielo nebbioso tendono a deprimere, è evidente che si deve optare per un'altra tonalità. Ma queste due ultime variabili, possono a mio parere essere eluse, utilizzando le corrette sfumature e abbinamenti cromatici. ..Non ne abbiamo forse più di 500?? Di seguito riporto qualche indicazione utile per avventurarsi in questa esperienza affascinante, tratta dall'utilissimo testo "Sfumature di grigio" di Logos, della giornalista e consulente d'arredamento Kate Weatson-Smith, (soprannominata la "dea del grigio"), che consiglio di leggere, per approfondimenti in merito. 


1 NORD grigi caldi, SUD grigi freddi, EST e OVEST mix

Al NORD, la tinta grigia ideale è insidiosa da scegliere, perchè la luce naturale è piuttosto fredda, e il rischio è uno sfondo azzurrognolo o verdastro. Optare per grigi fangosi, oppure caldi con sfumature rosa o gialle. Una nuance ardesia, al contrario, dona calore ed è una cornice perfetta per qualsiasi arredo. Da osare anche in un ambiente angusto, dipingendone magari anche il soffitto, per rendere interessante il locale, ottenendo l'intimo effetto "scatola". Contrariamente al SUD, caratterizzato da una luce calda e dorata, le gradazioni chiare renderanno l'ambiente meno accecante e soprattutto noioso del solito bianco. I grigi più indicati sono quelli freddi, con venature blu, verdi e viola. Ad EST come ad OVEST, è più complicato perchè l'intensità della luce, varierà nel corso della giornata. Il segreto per mantenere un equilibrio, sta nell'individuare la gradazione in grado di riscaldare la luce fredda, e stemperare quella calda. 


2 FUNZIONE, luce naturale e artificiale

Per un living, vissuto soprattutto la sera, quindi prevalentemente con luce artificiale, optate tranquillamente per una tinta scura, poichè non si corre certo il rischio di renderla più buia, Contrariamente, per non incupire troppo locali utilizzati di giorno, ma anche illuminati da luce artificiale, (preferibilmente calda) è consigliabile utilizzare tinte chiare. Un'alternativa può essere quella di utilizzare il classico ton sur ton, che dona stabilità, senza creare zone buie.



3 CHIARO o SCURO, la via di mezzo no

Il gusto è essenzialmente una scelta privi di dubbi, quindi perchè apparire indecisi? Magari tinteggiando una sola parete, di colore differente dalle altre tre (rischiando solo di far apparire l'insieme "work in progress"). Oppure scegliendo un insignificante grigio medio, al quale poi è più complicato abbinare altri elementi. Con una tinta scura, i vantaggi sono maggiori. Ambienti più caldi e intimi, pareti "allontanate", capaci di rendere lo spazio più ampio. Per evitare errori, eseguire in tutti i casi, la vecchia prova colori, (dipingendo quadrati vicini, di dimensioni adatte) armandosi di almeno 4/5 gradazioni, da applicare su almeno 2 pareti, del medesimo locale. 



4 GLI ACCENTI, legno, metalli, specchi e colore

Soprattutto per un grigio ardesia, quindi molto scuro, (ma anche in tutti gli altri casi), ricordarsi di inserire sempre un elemento in LEGNO per accendere lo schema cromatico, oltre all'eventuale parquet presente. Lo stesso risultato, si ottiene inserendo un elemento in color CAMMELLO, preferibilmente una poltrona o un divano in pelle. Indicati gli elementi che riflettano la luce naturale, perfetti i METALLI dorati o ramati, che risaltano a contrasto sugli sfondi grey, e naturalmente come insegnano gli anni '80, gli SPECCHI. Il grigio come già detto è uno sfondo neutro complesso, che si presta ad accogliere egregiamente, dai colori pastello ai fluo. L'unica accortezza consigliata è di non creare pasticci. Un tocco di nero, aggiunto all'insieme dona sempre eleganza e spezza la monotonia. Anche un elemento naturale come una pianta verde o dei fiori, bastano a rendere il grigio vibrante. Volendo introdurre dei colori a contrasto, ricordare sempre che "less is more", uno sarà più che sufficiente.

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